Valutazione rischi C.E.M. nei luoghi di lavoro
il 1° luglio 2016 scade il termine per il recepimento formale dei nuovi limiti di esposizione e le prescrizioni sulle misure di sicurezza della direttiva sul rischio elettromagnetico. Lo slittamento interesserebbe il recepimento dell’intera materia e non la sola scadenza del termine per la valutazione dei rischi.
Con l’entrata in vigore, il 29 giugno 2013, della Direttiva 2013/35/UE sulla protezione dei lavoratori dall’esposizione ai campi elettromagnetici, slitta infatti al 1° luglio 2016 il termine per recepire formalmente la direttiva sui CEM.
Ogni azienda che si sia riconosciuta coinvolta dall’obbligo di riduzione/ eliminazione dei rischi da agenti fisici e nello specifico rischio da campo elettromagnetico, avrà già valutato i contenuti nell’ambito della valutazione complessiva dell’azienda.
Ricordiamo che le valutazioni possono ritenersi generalmente corrette, quando effettuate:
- secondo i criteri e le disposizioni generali del Titolo VIII del TU 81/08;
- attraverso idonee azioni (a partire dal censimento iniziale di sorgenti ed apparati presenti nel luogo di lavoro) operate secondo la norma EN 50499;
- tenendo conto della raccomandazione europea 1999/519/CEE
Solo successivamente all’ingresso della direttiva 2013/35/UE, che dovrà avvenire per tutti gli stati membri entro il 1 luglio 2016, con la ricezione normativa anche all’interno del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (TU 81/08), si dovranno applicare le nuove disposizioni, soprattutto quelli del Capo II e nello specifico: a valutazione dei rischi (art. 4) e l’adozione di azioni e misure tecniche per il rispetto dei valori limite di esposizione.
Certo non è il primo caso di rinvio nel settore dei rischi da esposizione a campi elettromagnetici, ma è vigente la normativa del Titolo VIII del DLgs 81/08 relativa agli agenti fisici (il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche, di origine artificiale, il microclima e le atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori).
In particolare l’obbligo della valutazione dei rischi e per quello che qui ci interessa, la valutazione dei rischi, le misurazioni o i calcoli dei livelli dei campi elettromagnetici ai quali sono esposti i lavoratori devono essere conformi:
- ai requisiti indicati nell’art. 209 del TU 81/08;
- alle indicazioni delle norme standardizzate del CENELEC;
- alle buone prassi individuate dalla Commissione consultiva permanente per la prevenzione degli infortuni e per l’igiene del lavoro.
Nella pratica e quindi in relazione agli eventuali reati nel settore accertati dagli organi di vigilanza, fino alla data prevista da questa ultima Direttiva 2013/35/UE (1 luglio 2016), gli interessati non saranno sanzionabili per inadempimenti agli obblighi del Capo IV del Titolo VIII del D.Lgs. 81/08 (agenti fisici, campi elettromagnetici), ma per non adeguamento ai principi generali contenuti nel Titolo I e nel Capo I del Titolo VIII dello stesso TU (disposizioni generali).
Intanto la Commissione Europea ha elaborato alla fine del 2014, una serie di linee guida non vincolanti legalmente per svolgere le valutazioni ed intervenire in linea con la Direttiva 2013/35/UE.
Da leggere “in combinazione con la direttiva relativa ai campi elettromagnetici, la direttiva quadro 89/391/CEE e le leggi nazionali pertinenti”, in quanto “non garantisce necessariamente la conformità alle normative in materia di protezione contro i campi magnetici” vigenti nei Stati dell’Unione europea: le normative con cui gli Stati recepiscono la direttiva 2013/35/UE “possono andare oltre le prescrizioni minime della direttiva” stessa.
La guida offre comunque un valido aiuto per effettuare una valutazione iniziale dei rischi derivanti dai campi elettromagnetici sul luogo di lavoro e si sofferma anche sugli effetti sulla salute e sicurezza derivanti dai campi elettromagnetici.
Ecco il link alla traduzione in italiano da poco pubblicata della guida non vincolante elaborata dalla commissione europea. Guida_campi_elettromagnetici
FEB
2016