Sistemi RFId (radio frequenza) e applicazioni per la sicurezza sul lavoro: presentato il volume dell’Inali
I sistemi RFId (Radio-Frequency Identification) consentono il riconoscimento a distanza e sono costituiti da tag, da collegare agli oggetti da riconoscere, e da un reader che ricava informazioni utili interrogando i tag.
RFId è sostanzialmente un sistema di comunicazione e quindi di riconoscimento basata sulla radiofrequenza. Un sistema differente sia dal codice a barre che dalla banda magnetica e che ha come peculiarità quelle di consentire identificazioni univoche; poter essere utilizzato in forme diverse, rivestimenti, esposizione ad agenti atmosferici; essere letto a distanze maggiori rispetto agli altri citati sistemi di riconoscimento. In virtù del loro funzionamento permettono soluzioni innovative per raggiungere taluni degli obiettivi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro richiesti dal Testo unico (D. Lgs. 81/08).
cosa si intende per sistema RFID:
Con l’acronimo RFID (dall’inglese Radio-Frequency Identification, in italiano identificazione a radiofrequenza) si intende una tecnologia per l’identificazione e/o memorizzazione automatica di informazioni inerenti oggetti, animali o persone (automatic identifying and data capture, AIDC) basata sulla capacità di memorizzazione dei dati da parte di particolari etichette elettroniche, chiamate tag (o anche transponder o chiavi elettroniche e di prossimità), e sulla capacità di queste di rispondere all’interrogazione a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili, chiamati reader (o anche interrogatori). Questa identificazione avviene mediante radiofrequenza, grazie alla quale un reader è in grado di comunicare e/o aggiornare le informazioni contenute nei tag che sta interrogando. Nonostante il nome, un reader (ovvero: “lettore”) non è solo in grado di leggere, ma anche di scrivere informazioni.
In un certo senso, i dispositivi RFID possono essere quindi assimilabili a sistemi di lettura e/o scrittura senza fili con svariate applicazioni. In questi ultimi anni si sta affermando man mano anche lo standard NFC (Near Field Communication, 13,56 MHz e fino a 10 cm, ma con velocità di trasmissione dati fino a 424 kbit/s) che estende gli standard per consentire lo scambio di informazioni anche tra lettori.
Il volume pubblicato da Inail, a cura del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici. Un’analisi della tecnologia Radio-Frequency Identification e una rassegna degli ambiti lavorativi di possibile applicazione.
Dopo aver descritto gli aspetti tecnici e tecnologici del sistema, il volume passa in rassegna varie possibili applicazioni negli ambienti di lavoro capaci di intervenire nella gestione della sicurezza e della prevenzione, ad esempio barriera immateriale per il passaggio di persone, oggetti, macchine.
Queste le tipologie di utilizzo analizzate:
- Uso in applicazioni di sicurezza;
- Uso come blocco di sicurezza aggiuntivo;
- Uso come interblocco di sicurezza;
- Uso come chiave di accesso ad un cantiere;
- Uso per la localizzazione dei lavoratori;
- Uso come DPI aggiuntivo;
- Uso come inventario di sicurezza;
- Rilevazione dei parametri ambientali.
- Braccialetti RFId per l’identificazione e la localizzazione dei pazienti;
- Sistemi per la localizzazione di apparecchiature, pazienti e personale sanitario;
- Tracciamento dei ferri chirurgici in sala operatoria;
- Utilizzo di dispositivi attivi;
- Precauzioni nell’applicazione ai locali medici;
- Soluzioni impiantistiche;
- Uso per applicazioni di telemetria.
Il volume prosegue descrivendo in dettaglio la progettazione di sistemi RFId, come sceglierli, appendici tecniche sulle frequenze, le memorie dei Tag, protocolli anti-collisione stocastici e deterministici, altre tecnologie wireless, localizzazione indoor. Infine un’analisi della propagazione dei campi elettromagnetici e delle criticità riguardanti privacy, diffusione di informazioni commerciali e rischi per la salute.
Per ulteriori informazioni e per consultare il volume: link RFid
FEB
2017