La centralità del ruolo del preposto nel sistema di prevenzione in azienda
Come nella maggior parte delle società civili, anche le aziende sostanziano una gerarchia di oneri e onori dove stabilire quali compiti, obiettivi e risultati dovranno perseguire i diversi destinatari per riuscire a dare prosperità all’azienda nel tempo.
Possiamo dire che in parallelo ad un organigramma manageriale si esprime un secondo schema di ruoli e responsabilità anche per mantenere l’azienda ed i suoi lavoratori in sicurezza, durante il lavoro effettivo.
In questo articolo ci focalizziamo sulle figure dei preposti, per permettere alle aziende di fare chiarezza su un ruolo di fatto da costruire e da esaltare con diverse motivazioni, in primis il controllo effettivo della sicurezza in ogni comparto aziendale.
I preposti come interfacce tra il datore di Lavoro o i Dirigenti e i lavoratori.
Dal punto di vista normativo vengono così definiti: “ persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.” (art. 2 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.)
Preposti, come riconoscerli?
Una sentenza della Suprema Corte ha sottolineato: “accanto al datore di lavoro sono menzionati i dirigenti ed i preposti, dei quali non si dà una espressa definizione, per cui tali qualità discendono dalla loro posizione, assunta all’interno delle singole aziende o enti.”
Per quanto riguarda le figure dei preposti, la nozione si ricava dall’articolo 1 comma 4 – bis, che riprende il concetto contenuto nell’art. 4 dei D.P.R. 547/55 e 303/56, definendoli come i soggetti che sovraintendono all’espletamento delle attività soggette alla normativa per la prevenzione.
Con il termine “sovrintendere”, secondo il concorde orientamento giurisprudenziale, si indica l’attività rivolta alla vigilanza sul lavoro dei dipendenti per garantire che esso si svolga nel rispetto delle regole di sicurezza.
La qualifica del preposto viene definita “effettiva”: anche in assenza di specifiche attribuzioni, è testimoniata dagli effettivi poteri nell’ambito lavorativo.
Operando nella fase del controllo sulla concreta applicazione delle procedure e delle disposizioni impartite al personale, il preposto è il garante della reale funzionalità di un Sistema di Gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
Compiti Principali del preposto
I suoi compiti principali sono ( art.19 D.Lgs. 81/08):
- vigilare sull’osservanza da parte dei lavoratori degli obblighi di legge e delle disposizioni aziendali nonché sull’uso dei DPI
- segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei DPI, nonchè ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro
- frequentare appositi corsi di formazione
Non spetta al preposto adottare misure di prevenzione. Deve far applicare quelle predisposte da altri, intervenendo con le proprie direttive ad impartire le cautele da osservare.
Il Testo unico in materia di Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ne specifica anche la formazione.
“I dirigenti e i preposti ricevono a cura del datore di lavoro, un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro. I contenuti della formazione di cui al presente comma comprendono:
- principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;
- definizione e individuazione dei fattori di rischio;
- valutazione dei rischi;
- individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione.”
MAG
2018