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VACANZE A RISCHIO? IL CLIENTE PRIMA DI TUTTO!

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Prima di andare in vacanza vogliamo parlare proprio di viaggio e soprattutto di ciò che ha un ruolo fondamentale nell’incrementare i rischi per la sicurezza nei luoghi di lavoro turistici: i clienti.

Partiamo dall’arrivo in struttura. Il nostro cliente è sicuramente seguito dalle proprie aspettative sul viaggio, dallo standard ideale che vorrebbe per ogni singolo dettaglio e momento del suo itinerario da cartolina. Cosa succede se trova una coda alla reception della struttura dove lo attende il nostro tipico lavoratore?

Il contatto con il pubblico fornirà al nostro lavoratore un fattore di rischio non da poco, soprattutto se il cliente con tante aspettative e grandi idealizzazioni ha anche un carattere che arde facilmente.

Tensioni, nervosismo ed alte temperature possono rappresentare rischi importanti per avviare un conflitto con chi sta lavorando…per noi.

Seguendo in struttura il cliente, potremmo vedere quanti atteggiamenti, comportamenti e abitudini agisce con pericolosa disinvoltura, senza pensare ai segnali, alle norme scritte oppure solo di buon senso a garanzia della propria e altrui incolumità.

Qualche esempio?
Non rispettare il divieto di non fumare: spesso le strutture turistiche hanno la possibilità di offrire servizi differenziati per fumatori e non fumatori, eppure capita ancora frequentemente che tali differenze non siano rispettate dai clienti. Oltre ad essere un rischio per la salute, la sigaretta può comportare un forte rischio d’incendio in luoghi esposti con materiali quali moquette, legno, imbottiture e presenza di polvere. Il rischio di propagazione può aumentare se nella struttura, qualche altro furbetto si è divertito a spostare od utilizzare vandalicamente attrezzature di estinzione dislocati sul piano.
Il Rumore negli orari di riposo dettato da turisti gioiosi che si sentono in una dimora isolata pur essendo in una struttura formata da tante altre camere, tante altre persone e tanti corridoi. E proprio in questi luoghi sentiremo alle 03.00 a.m. le urla, le corse da podisti e rumori altamente molesti mentre cerchiamo di riposare meritatamente.
Dimenticanze pericolose: prelevare oggetti contundenti dal ristorante, portare con se’ armi o strumenti che possono essere utilizzati con tali finalità e distrattamente lasciarli alla mercé di sprovveduti o di bambini che possono trovarsi nello stesso luogo.
Carenza di attenzione: Io genitore mi riposo, mentre tu figlio divertiti in questo luogo sicuro!
Spesso ci irritiamo nei panni dei vacanzieri che vorrebbero godersi un momento di relax in piscina, in un giardino, in una sala relax della struttura che ci ospita, e siamo costantemente disturbati da urla, giochi rocamboleschi, tuffi e lotte di bambini lasciati a loro stessi.
Se invece proviamo a metterci nei panni di chi lavora proprio in quell’ambiente, la questione si complica. Per loro vige il rischio di infortunio per giocattoli lasciati incustoditi o macchinine telecomandate nei corridoi oppure la semplice corsa inaspettata di piccoli bambini felici. Abbiamo quindi un incremento del normale rischio da urto, da taglio, da scivolamento, rispetto alla probabilità che avremmo se la stessa lavorazione avvenisse in altro luogo.

Quindi genitori, attenzione alle distrazioni!

Comportamenti impropri: spesso il cliente scherma la luce delle lampade con indumenti che, surriscaldandosi, innescano incendi di varie proporzioni, oppure possiamo riconoscere quelli che decidono di ricreare una location en plein air con fornelli da campeggio in camera, che pretendano di inserire adattatori o caricatori, in prese assolutamente inappropriate, che gettano nei cestini dei rifiuti oggetti pericolosi come siringhe, lamette, mozziconi di sigaro o sigaretta non sempre perfettamente spenti, e così via.
L’elenco potrebbe sicuramente allungarsi, ma è doveroso sottolineare anche l’importanza di una corretta organizzazione e gestione di base della struttura ricettiva: in assenza di personale formato, infatti, i danni a persone e cose divengono inevitabili, e spesso assai gravi.

Dalle stelle alle stalle

Differente è invece il caso in cui il comportamento avventato del cliente si accompagni ad eventuali carenze strutturali dell’albergo. L’eventuale vittima che abbia utilizzato una “fonte di danno” volontariamente ed in modo scorretto può dar colpa all’albergatore per aver reso possibile una facile accessibilità, proprio alla fonte di pericolo.
Per non parlare di vere e proprie carenze strutturali, mancanza di idonei parapetti sui terrazzi o usurati, a rischio di frana, carenza d’illuminazione, mancanza di segnaletica di sicurezza, assenza di addetti all’emergenza in piscina o in SPA,  oppure mancata apposizione di idonee segnalazioni queste siano chiuse al pubblico.

Albergatori e Clienti a lavoro insieme per la sicurezza!

Non entreremo nel dettaglio degli incidenti più o meno prevedibili  che possono verificarsi sulla base dei fattori di rischio sopra esposti, ma sottolineare il principio per il quale l’obbligo connesso alla posizione di garanzia dell’albergatore non può ritenersi assolto dall’osservanza di meri regolamenti, ma deve  fondarsi sulla effettiva attenzione e verifica dei locali (spazi ed attrezzature in genere) e sulla formazione del personale, affinché siano prevedibili e valutabili i relativi rischi.

Allo stesso tempo i clienti che occupano la struttura devono essere coscienti e rispettosi dei luoghi, delle attrezzature, delle persone che giorno dopo giorno contribuiscono a rendere la loro vacanza un sogno, senza apporre ulteriori rischi al loro serio lavoro.
Pensiamoci!

 

buone_vacanze
Auguriamo a tutti buone vacanze… in sicurezza!

 

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